Cura delle patologie delle ghiandole surrenali

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ghiandole_surrenaliI surreni sono due ghiandole endocrine poste al di sopra del polo superiore dei due reni, composti da due distinte aree concentriche, la corticale e la midollare surrenalica. Il compito della corticale del surrene è quello di produrre il cortisolo, l’aldosterone ed una piccola quota di ormoni androgeni, mentre quello della midollare è la produzione delle catecolamine. Il cortisolo è un’ormone essenziale per la vita, in caso di stress la produzione di questo ormone aumenta fino a 10 volte i valori normali; esso è fondamentale per sostenere la funzione cardiovascolare, regola la pressione arteriosa, esplica svariate azioni sul metabolismo, possiede un’azione anti-infiammatoria ed immunosoppressiva (molto sfruttate farmacologicamente), agisce sulla crescita, sul metabolismo dell’osso, sul sistema nervoso centrale, sulla cute, sull’apparato gastroenterico. L’aldosterone controlla invece l’equilibrio idro-elettrolitico stimolando il riassorbimento di sodio e di acqua al livello di un segmento del nefrone chiamato tubulo contorto distale e dotto collettore. Le catecolamine agiscono invece prevalentemente sul cuore e sui vasi aumentando la pressione sanguigna ed il battito cardiaco.

 

MALATTIE DEI SURRENI

 

addisonSi tratta di malattie rare ma importanti da diagnosticare poiché associate a morte se non trattate tempestivamente. Si possono distinguere in malattie della corticale del surrene e malattie della midollare. Le malattie del cortico-surrene più importanti sono l’iposurrenalismo e l’ipersurrenalismo. L’iposurrenalismo o Malattia di Addison consegue ad una insufficiente produzione di cortisolo. La causa più frequente è quella autoimmunitaria. Clinicamante si manifesta con pressione bassa, dimagrimento, nausea, inscurimento della cute, stanchezza marcata, vomito e grave alterazione degli elettroliti del sangue (riduzione del sodio ed aumento del potassio). La diagnosi tempestiva è fondamentale poiché è una condizione che può portare rapidamente a morte del soggetto. Condizione opposta è invece l’ipersurrenalismo (M. di Cushing) caratterizzato invece da un eccesso di cortisolo nel sangue. La condizione più frequente è legata ad un adenoma ipofisario ACTH-secernente (con stimolazione continua del surrene); meno frequenti sono invece gli adenomi e le iperplasie surrenaliche. La clinica stavolta è dominata da alcune modificazioni che subisce il corpo del soggetto affetto con una caratteristica obesità del tronco e magrezza degli arti, viso tondeggiante (“facies lunaris”), strie rossastre all’addome, aumento della peluria specie nella donna con alterazioni mestruali, ipertensione, stanchezza marcata, osteoporosi. Anche in questo caso arrivare ad una corretta diagnosi il più presto possibile è fondamentale per evitare che s’instaurino le temibili complicanze cardio-vascolari potenzialmente mortali.

L’iperaldosteronismo primitivo è un’altra malattia di cui bisogna tener conto soprattutto quando ci si trova di fronte ad una ipertensione soprattutto nel giovane o nel giovane-adulto che risponde poco alla terapia farmacologica con contestuali valori di potassio bassi. Semplici analisi ormonali potranno svelare questa poco nota condizione. Ancora oggi questa patologia è poco indagata e quindi diagnosticata seppure si calcola che possa rappresentare il 20% di tutte le ipertensioni classificate come “essenziali” (cioè la comune ipertensione senza causa apparente).

La patologia più importante anche se comunque rara che interessa la midollare del surrene è il feocromocitoma. Si tratta di un tumore neuroendocrino che secerne catecolamine e può avere una localizzazione surrenalica ma anche extra-surrenalica. Da un punto di vista clinica il feocromocitoma si presenta con la classica triade caratterizzata da cefalea, palpitazioni e sudorazione profusa a carattere episodico; il segno clinico principale è l’ipertensione arteriosa che si manifesta con crisi ipertensive sporadiche.